Il miglior prestito a tasso variabile: caratteristiche e proposte più richieste

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Spesso per realizzare un progetto o un qualsiasi sogno nel cassetto, si necessiterà di una somma di denaro significativa e che il più delle volte è difficile già possedere. Acquistare magari la macchina dei propri desideri o poter dare vita ad un evento atteso come un matrimonio. Insomma, i motivi che potrebbero spingere ad ottenere un certo quantitativo di denaro sono diversi.

Proprio per tale ragione, gran parte dei casi come questi richiederanno un prestito che l’utente dovrà provare ad ottenere per poter far diventare realtà i propri sogni. Ma come si fa ad ottenere un prestito? A chi bisogna rivolgersi? Qual è l’iter burocratico da seguire? E se si volesse accedere ad un prestito a tasso variabile? Se volete saperne qualcosina in più non perdiamo tempo e scopriamolo subito!

Che cos’è un prestito personale?

Prima di focalizzarci su ciò che si intende per tasso variabile, sarà meglio riepilogare in modo da chiarire al meglio, che cosa significhi ottenere un prestito e quali sono le caratteristiche generali. Questo ci permetterà di poter valutare in modo assai più analitico le varie offerte che verranno proposte dagli istituti bancari e non solo!

IL PRESTITO è UN FINANZIAMENTO EROGATO DA UN DATO ISTITUTO DI CREDITO, RIMBORSABILE ENTRO UN DETERMINATO ARCO DI TEMPO.

Logicamente c’è una sostanziale differenza tra un prestito personale e quello che si chiama finanziamento finalizzato. Per intenderci, il finanziamento finalizzato è un prestito che viene erogato solo per l’acquisto di un bene o un servizio definito. In parole povere, non sarà possibile spendere la somma concessa per l’acquisti di altri beni e quindi coesistono dei vincoli ben precisi. 

Il prestito personale, al contrario, non avrà nessun tipo di limitazione in termini di spesa ed una volta ottenuto il denaro, il beneficiario avrà la totale libertà di agire senza sottostare a vincoli di alcun genere.

Dove richiedere un prestito personale? Chi può averne diritto?

Partendo dal presupposto che ottenere un prestito risulta assai meno complesso di ottenere un mutuo, basterà recarsi ad una qualsiasi filiale di un istituto bancario o di un ente di credito specializzato nell’erogazione di prestiti e mutui per poter chiedere una consulenza e successivamente presentare una domanda.

Oggi è anche possibile avviare l’iter tramite i portali online di banche e società finanziarie, anzi spesso risulterà più economico in termini di spese aggiuntive e si avrà un’idea abbastanza chiara dei costi complessivi grazie a dei preventivi calcolabili. 

Chi può ottenere un prestito?

Parlando invece di quali siano i soggetti idonei all’ottenimento di un prestito, possiamo affermare che tutti, bene o male, potranno accedere a questo servizio. Logicamente previo controllo da parte della banca che, tramite documentazione fornita dal potenziale cliente, determinerà se esistono o meno i presupposti per concedere il prestito.

Lavoratori dipendenti, liberi professionisti o pensionati. Tutte le categorie, con le dovute garanzie risultato assolutamente idonee per assicurarsi un prestito. Ma vediamo i requisiti:

  • Aver compiuto la maggiore età (età minima 18 anni)
  • Possedere una buona credibilità creditizia. 
  • Non essere iscritti al CRIF. 
  • Rientrare nell’età massima stabilita dall’istituto di credito in questione. 
  • Poter dimostrare un reddito mensile. 

Se si possiederanno questi requisiti, ottenere un prestito sarà di certo assai più semplice e immediato. Per quanto riguarda la documentazione necessaria, ecco quali si rivelano essere i documenti indispensabili da allegare alla domanda di prestito:

  • Documento di identità in corso di validità.
  • Codice fiscale personale.
  • Documento di attestazione del reddito mensile (ultima busta paga, modello CUD, modello UNICO, cedolino della pensione) 

Piano di ammortamento? Che cosa si intende?

Abbiamo constatato che il prestito non è altro che un finanziamento accordato e che, per ragioni ovvie, andrà restituito per intero all’istituto bancario o all’ente finanziario che lo ha concesso.

Per poterlo fare, occorrerà stilare al momento degli accordi, il piano di ammortamento pensato per il cliente. In parole semplici:

Il piano di ammortamento è un vero e proprio piano di rimborso che regola le modalità di restitutizione e ne riporta tempistiche e caratteristiche.

Mediante un pagamento mensile, di una quantità di denaro prestabilita in partenza e che è la somma della quota capitale concessa e dei corrispettivi interessi.

Tasso fisso? Tasso variabile? Quale scegliere e quali sono le caratteristiche?

Al momento della stipula di un contratto di prestito andranno anche valutati i relativi interessi. Tra i più noti vi è di certo il tasso a natura fissa. Questo ha la caratteristica di non subire alcun tipo di variazione a lungo termine. Il che significa che avremo sempre chiara una somma complessiva al mese e che essa non cambierà. Certo, il prezzo da pagare per questa stabilità di costo è in una rata del prestito di poco più elevata, ma per chi è alla ricerca di una soluzione senza sorprese questa è di sicuro la migliore delle scelte.

TASSO VARIABILE?

Per quanto riguarda il tasso variabile, invece, renderà la spesa mensile della rata soggetta a variazioni che sono dovuti principalmente a cambiamenti fiscali che stano a monte. Se si è in un’epoca economica finanziaria instabile, precaria e che dimostri uno stato di crisi, la scelta di affidarsi al tasso variabile potrebbe essere un’ottima scelta. Questo perché si prospetta un costo inferiore e quindi potrebbero presentarsi dei vantaggi effettivi.

Se si volesse ottenere un tipo di tasso variabile, ma concedersi allo stesso tempo un certo grado di sicurezza, si potrebbe optare per l’inserimento del CAP. In poche parole, con il CAP (limite imposto dall’istituto di credito) limiteremo la natura variabile del tasso e sarà possibile, sostanzialmente, imporre un limite alla variabilità della spesa. Tasso variabile sì, ma con un margine massimo che rientri nelle nostre possibilità.

Sarà possibile assistere nel corso del tempo a rincari della rata mensile o a costi inferiori, tutto dipenderà dall’inflazione. Ma in ogni caso non si oltrepasserà il limite imposto e quindi il margine di sicurezza fissato sarà sempre e comunque rispettato.

Come si valuta la fattibilità di ottenimento di un prestito?

L’aspetto essenziale che funge da ago della bilancia per l’ottenimento o il rifiuto di una domanda di prestito è la credibilità creditizia. La banca o l’ente di credito preso in considerazione, valuterà alla base la situazione economico-finanziaria del potenziale cliente e dopo un’accurata analisi determinerà se ci siano o meno i presupposti per una concessione della somma richiesta.

Compito dell’ente di credito è anche quello di proporre un piano di ammortamento equo e che faccia soprattutto riferimento al reddito mensile del potenziale cliente. La rata, infatti, dovrà ritenersi proporzionata alla somma di reddito percepito. Questo perché per legge, sarà improrogabile garantire un quantitativo in denaro destinato alle spese di prima necessità.

Conviene quindi preferire il tasso variabile per un prestito?

La risposta dipende in sostanza dalla propria situazione finanziaria e da quanto si è disposti a considerare l’idea di una variabilità di spese da affrontare mensilmente. Certamente potrebbe avere i suoi vantaggi, ma in ogni caso una valutazione accurata sarà sempre l’ideale per non correre il rischio di ritrovarsi in situazioni altamente scomode e che potrebbero comportare degli spiacevoli inconvenienti.

Il consiglio è quello di avvalersi di una consulenza specializzata e di affidarsi ad un istituto bancario o ente di credito che mostrino professionalità e trasparenza. Occhio alle proposte e scegliete solo quelle che rispecchiano le vostre possibilità economiche senza correre rischi superflui. Buona scelta a tutti!