Indice dei contenuti
- 1 Cos'è un prestito personale e come funziona
- 2 Quali garanzie devono essere offerte
- 3 Cosa deve stabilire il contratto
- 4 Quali sono le possibili modalità di rimborso
- 5 Cosa comporta il mancato pagamento di una rata?
- 6 Aspetti economici e tassi di interesse
Cos’è un prestito personale e come funziona
Prima di parlare delle principali caratteristiche del prestito personale, occorre capire anzitutto che cosa si intende per prestito personale. Si tratta in buona sostanza di un prodotto di credito al consumo con cui si indica il finanziamento di una somma prefissata di denaro a cui viene applicato un tasso di interesse, solitamente fisso. Questa somma di denaro viene rimborsata secondo un piano di ammortamento a rate costanti. Di solito in questo caso si parla di prestiti non finalizzati.
Si tratta quindi di operazioni di finanziamento che non sono legate all’acquisto di un bene o di un servizio particolare. A differenza dei prestiti finalizzati, il contratto avviene direttamente tra il richiedente e la banca o la finanziaria, che sono quindi solamente gli unici soggetti interessati ad ottenere questo somma di denaro. La sua gestione avviene senza l’intermediazione di un convenzionato. Il vantaggio principale di un prestito personale e che quindi si ha la possibilità di richiederlo anche senza dover giustificare il motivo per cui si intende utilizzarlo. Essendo quindi non finalizzato, il prestito non è subordinato all’acquisto di un servizio di un bene specifico.
Quali garanzie devono essere offerte
In linea di massima, l’atto di concessione di un prestito personale non richiede la presentazione di garanzie particolari, tra cui ad esempio delle ipoteche o dei diritti di pegno. Può accadere però in alcuni casi e per alcune domande che le finanziarie e le banche chiedano delle garanzie specifiche. In questi casi, lo scopo è quello di limitare gli eventuali rischi economici e di insolvenza. In alcuni casi, le finanziarie potrebbero richiedere ad esempio un contratto in cui è prevista la cambializzazione delle rate oppure anche un’unica cambiale.
La forma di garanzia oggi più adottata e però costituita dalla figura del garante, chiamato anche fideiussore. È un soggetto che si impegna a intervenire economicamente in caso di insolvenza o di inadempienza da parte del richiedente principale. Si tratta infatti di una richiesta molto diffusa soprattutto se il reddito e la situazione economica del richiedente sono particolarmente instabili e insicuri. Naturalmente, l’eventuale richiesta di possibili garanzie rimane sempre a discrezione della banca o della finanziaria che concede il prestito.
In base al tipo di rischio dell’operazione e anche alla situazione economica del richiedente principale del prestito, in alcuni casi le banche e le finanziarie possono richiedere ad esempio anche la sottoscrizione di una polizza assicurativa. Questa, nella maggior parte dei casi copre il rischio di morte o il rischio di perdita del proprio impiego. In tal modo si può mitigare il rischio di insolvenza.
Cosa deve stabilire il contratto
Il contratto che riguarda la concessione del prestito personale fissa e stabilisce le condizioni principali secondo cui la banca o la finanziaria concedono una certa somma di denaro al soggetto richiedente. Questo soggetto si impegna poi a rimborsare la somma di denaro entro un certo arco di tempo, attraverso il pagamento di alcune rate fissate mensilmente. Il contratto deve essere sottoscritto da entrambe le parti e devono essere stabilite con esattezza tutte le condizioni effettive dell’offerta. Inoltre, occorre inserire anche i termini pattuiti.
Tra gli elementi che devono essere inclusi nel contratto di un prestito personale ci devono essere la tipologia del finanziamento e l’ammontare del prestito. Inoltre, anche la modalità del rimborso, i tassi di interesse, la scadenza delle rate, oltre ad eventuali oneri ed eventuali garanzie e coperture assicurative che vengono richieste.
Quali sono le possibili modalità di rimborso
In linea di massima, la modalità di erogazione del prestito personale avviene attraverso il versamento di una certa liquidità direttamente sul conto corrente del beneficiario. Anche il rimborso allo stesso modo viene gestito attraverso il versamento di rate mensili direttamente dal conto corrente del richiedente. In questi casi è molto importante evitare eventuali ritardi nel pagamento di una o più rate.
Cosa comporta il mancato pagamento di una rata?
Il mancato pagamento di una rata può prevedere anche l’immediata inadempienza da parte della finanziaria della banca che ha concesso il prestito. Ad esempio, la finanziaria può decidere di recedere unilateralmente dal contratto imponendo quindi al richiedente il versamento delle somme dovute. A questo si può aggiungere anche una possibile penale. Per il richiedente ci possono essere quindi delle spiacevoli conseguenze tra cui ad esempio il fatto di essere segnalato come cattivo pagatore.
Aspetti economici e tassi di interesse
Quando si deve scegliere una tra più offerte di finanziamento diverse, è opportuno considerare il livello di onerosità complessiva di ciascuna di queste. Si tratta di un’operazione non sempre così semplice, dal momento che occorre valutare ogni singola voce di spesa del finanziamento.
Ci sono alcuni elementi che è bene considerare prima di sottoscrivere un contratto di prestito. Tra queste troviamo ad esempio il Tan, che è il tasso annuo nominale. Il Tan rappresenta il tasso di interesse espresso in percentuale che viene applicato al prestito concesso. Questo dato viene utilizzato per calcolare il livello di interesse che deve essere versato alla finanziaria o alla banca che concede il prestito.