Indice dei contenuti
- 1 Tassi d'interesse medi
- 2 Come funzionano i tassi d'interesse
- 3 Cosa si intende per tassi d'interesse bassi
- 4 Tasso zero?
- 5 Prestiti con basso tasso di interesse: come ottenerli?
- 6 Prestiti agevolati: cosa sono?
- 7 Altri metodi per risparmiare
I prestiti sono una comodità non indifferente: poter ricevere un piccolo (o grande) boost di liquidità nel momento in cui si deve o si vuole investire in un particolare bene o servizio è sicuramente qualcosa di utile per chiunque. Ciò non di meno i prestiti rappresentano anche una responsabilità e una spesa importante per chiunque: il denaro va restituito entro i tempi stabiliti dal contratto, con i dovuti interessi e pagando le spese per il servizio principale e gli eventuali servizi aggiuntivi.
Insomma, è normale che un utente voglia risparmiare quando si tratta di prestiti. Come fare a risparmiare? Le soluzioni sono molte ma oggi vogliamo concentrarci su una in particolare: i prestiti con basso tasso di interesse, ossia quelli sui quali la banca guadagna “poco”.
Nella guida di oggi ci impegneremo per spiegarvi tutto quello che c’è da imparare sui prestiti con basso tasso di interesse: come funzionano, a cosa servono, come possono essere richiesti, quanto si può risparmiare e molto altro ancora. Se siete interessati vi auguriamo una buona lettura.
Tassi d’interesse medi
Per dare un po’ di contesto alla nostra guida di oggi, ci sembra giusto iniziare parlando dei valori medi che il tasso d’interesse assume nel mondo dei prestiti. In questo modo sarà più semplice comprendere a cosa ci riferiamo quando parliamo di prestiti con basso tasso di interesse.
Relativamente al periodo di scrittura della guida che state leggendo, i prestiti hanno tassi d’interesse medi che si aggirano tra il quattro e il cinque per cento. Questo significa che il cinque per cento del valore del debito deve essere restituito alla banca in più.
Come funzionano i tassi d’interesse
Il valore del tasso d’interesse non è scelto arbitrariamente dalle banche, anzi, gli enti finanziari hanno ben poco merito circa il valore percentuale del tasso di interesse. Vediamo perché.
Il tasso d’interesse è dato dall’andamento dei mercati ed è regolato dalle norme dello stato italiano e dell’Europa. Questo cosa significa? Significa che se il mercato detta (tramite meccanismi finanziari complessi che non approfondiremo in questa sede) un tasso d’interesse del cinque per cento, le banche possono offrire denaro in prestito al tre, al quattro o al cinque per cento ma non possono superare questo tetto.
Le norme di cui stiamo parlando sono ovviamente messe in atto per evitare il fenomeno dell’usura, e vengono applicate anche ai prestiti tra utenti privati.
Cosa si intende per tassi d’interesse bassi
A questo punto sorge spontanea la domanda: a quanto equivale un tasso di interesse basso? Ovviamente la risposta varia in base al tasso d’interesse medio.
Tasso zero?
I prestiti con tasso di interesse pari a zero sono dei contratti all’interno dei quali l’utente non deve pagare alcun tipo di interesse. Questo si traduce in un risparmio notevole.
Il tasso zero non significa zero spese: infatti le spese per il mantenimento del contratto sono comunque da considerarsi attive. Le spese di cui stiamo parlando sono le spese per il servizio principale, per i servizi accessori e così via.
Il tasso zero viene quasi sempre concesso soltanto a coloro che hanno diritto ad agevolazioni concesse dallo stato, si tratta quindi di un ristretto numero di contratti. Questo comunque non vuol dire che non si possa provare ad ottenere il servizio.
Prestiti con basso tasso di interesse: come ottenerli?
Il modo migliore per ottenere prestiti con basso tasso di interesse è quello di confrontare le varie offerte delle diverse banche. Un utente può usare software di simulazione della rata e appositi portali web per mettere a confronto le offerte delle diverse banche. Si tratta di un metodo che richiede tempo ma permette di ottenere i risultati migliori.
Prestiti agevolati: cosa sono?
Dato che poco fa abbiamo menzionato i prestiti con basso tasso di interesse agevolati, approfondiamo l’argomento in questa sezione della guida. Il prestito agevolato non è altro che una soluzione dello stato per aiutare determinate tipologie di lavoratori, incoraggiare investimenti in determinati settori economici, oppure aiutare le categorie di persone meno abbienti.
L’iter di richiesta di un prestito agevolato è molto lungo in quanto occorre provare di rientrare nei requisiti delle categorie interessate al prestito. Consigliamo quindi di informarsi bene sulle attuali agevolazioni in vigore e chi può ottenerle prima di decidere per questo tipo di soluzione.
Altri metodi per risparmiare
Se optare per prestiti con basso tasso di interesse non basta, esistono altri metodi per risparmiare. Vediamo alcuni di queste soluzioni:
- Tagliare i servizi inclusi nel contratto, così da eliminare spese superflue e risparmiare qualche decina di euro ogni mese
- Scegliere polizze assicurative economiche
- In base al tipo di prestito, è possibile risparmiare denaro digitalizzando la pratica e diminuendo la quantità di burocrazia e velocizzando gli iter.
- Per quanto riguarda i mutui e i finanziamenti a lungo termine, potrebbe essere molto utile scegliere delle opzioni con poche spese nella fase preliminare del prestito (istruttoria e così via).
- Scegliere tassi variabili (anche se più rischiosi)
Ed eccoci arrivati, anche questa volta, alla conclusione della nostra guida completa con tutto quello che c’è da sapere sui prestiti con basso tasso di interesse. Speriamo vivamente che la nostra breve guida vi sia stata utile; alla prossima.
Vi ringraziamo per l’attenzione e il tempo che ci avete dedicato per arrivare fino in fondo alla guida. Vi salutiamo e vi ricordiamo che il nostro blog è ricco di guide come quella che avete appena letto: se dovessero servirvi maggiori informazioni, vi consigliamo di farci un salto!