Miglior prestito per giovani con garante: le soluzioni più vantaggiose 2024

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Il prestito che si fa con il garante e che è adatto ai giovani è quello di solito attuato per chi ha un contratto a tempo determinato. Infatti, si può richiedere, anche se il giovane ha una forma di lavoro precaria.

Il lavoro non è di tipo fisso, quindi è proprio per questo che, non essendo a tempo indeterminato, possono esserci dei problemi ad ottenere dei finanziamenti.
Anche se ad oggi quasi tutte le banche negli ultimi anni sono state molto più disponibili rispetto a prima, ma con le opportune condizioni.

Adesso andremo a vedere in questa guida di che cosa si sta parlando, basta procedere con la lettura per scoprire il prestito per giovani con l’ausilio del garante!

Come ottenere il prestito con il garante

Per riuscire ad ottenere un prestito anche in presenza di un contratto a termine si possono prendere due strade, questo dipenderà dal fatto che la richiesta dovrà sempre essere accompagnata dalla firma di un garante.
Senza questo garante, per l’appunto, sarà molto difficile che la domanda per il finanziamento raggiunga buon fine.

Infatti, qui, il massimo che si può arrivare ad ottenere è un prestito che possa presentare un piano di rientro che non sia superiore alla stessa durata del contratto.
Per capire meglio, se si ha un lavoro a tempo determinato per 12 mesi, allora si può fare la richiesta del prestito che arriva fino ad un tempo massimale di 12 mesi.

Ma con il tempo massimo ridotto tutte le somme che si vanno ad ottenere sono piuttosto modeste, non oltre poche migliaia di euro.

Discorso a parte se, si tratta di un lavoratore a termine, che ha intenzione di fare richiesta di un prestito con il garante o il fideiussore.
Questo può essere sia un parente stretto, ma anche un amico, un convivente, ma anche una qualsiasi altra persona che accetta, appunto, di garantire il rimborso delle rate da parte di chi fa richiesta.

In tal modo, il garante, è quello che si va ad impegnare a saldare il debito nel caso in cui il debitore non possa farlo.
Chiaro che ci sono determinate banche e finanziarie che decidono di accettare solamente dei fideiussori che risultino come persone dalla provata affidabilità creditizia.

Attraverso quella che è la firma di un valido garante si può, di conseguenza, fare la richiesta di un prestito. In tal caso anche se si ha il contratto a tempo determinato e si vanno ad ottenere anche delle somme importanti.

Esiste poi quella che si viene definita come ultima possibilità, si tratta della strada che viene intrapresa da pochi istituti bancari. Questa consiste nel credito su pegno, quindi parliamo di un finanziamento attraverso la quale, un giovane può avere un prestito senza dare delle prove patrimoniali e reddituali.

Ma è sempre importante poter dare in garanzia dei beni di valore come gioielli, oro, pietre preziose, orologi e monete. Ma non risulta essere per tutti.

Cessione del quinto lavoratori

L’altro modo, ovvero la strada sempre percorribile, al fine di riuscire ad ottenere un prestito è con la cessione del quinto. Principalmente se si ha un contratto a tempo determinato. In tal caso, già come abbiamo sottolineato in precedenza, se si va a fare la scelta di un finanziamento così, la durata non può e non deve essere superiore alla durata del contratto lavorativo.

Ecco che, la rata complessiva mensile è quella che comporta l’importo che non va mai a superare il quinto dello stipendio. Questo al netto di un soggetto lavoratore che possegga il contratto a tempo determinato.

Per quanto riguarda quella che è la cessione del quinto lo stesso datore di lavoro deve andare a trattenere la rata mensile sullo stipendio del giovane. Quindi, è maggioremente possibile che sia un lavoratore beneficiario di un finanziamento ad avere un contratto di lavoro a tempo determinato.

L’unico requisito per riuscire ad ottenere questa tipologia di finanziamento è che il contratto di un prestito personale sia stipulato con la cessione del quinto per quel che riguarda lo stipendio e che non debba essere superiore alla durata del contratto lavorativo.

In tal modo non si potranno generare delle insolvenze nel momento in cui termina lo stesso contratto di lavoro. Quindi, la cessione del quinto per un lavoratore giovane, viene catalogata come quel prestito personale dove le rate dovute vengono prese in modo automatico dalla paga mensile.

Qui il soggetto beneficiario del prestito va a ricevere la sua busta paga al netto di tale trattenuta.

Il garante

La figura importante del garante non deve essere sottovalutata. Quando un giovane lavoratore richiede un finanziamento tramite questa terza figura, occorre che essa sia prettamentre affidabile.

Ma non solo, il garante deve avere una situazione economica stabile, quindi lavoro fisso e stipendio fisso presentando le ultime due buste paga. Inoltre, il garante non deve essere mai stato segnalato al CRIF, ovvero la centrale dei rischi dove vengono segnalati i debitori insolventi e protestati.

Il garante non deve neanche avere altri finanziamenti in corso, quindi deve essere libero da prestiti e garantire, appunto, il pagamento delle rate in caso di insolvenza da parte del debitore.

In conclusione

Quindi, per concludere, potremo dire anche che uno dei maggiori fattori che vanno  presi in considerazione dagli istituti di credito, quando si va a fare la richiesta di un prestito e loro la erogano, è il rapporto rata/reddito.

Cioè stiamo parlando di quell’indice che riguarda la capacità del richiedente di ridare il prestito. Per cui, nel momento della richiesta del prestito, è opportuno tenere presente che la somma richiesta, deve sempre prevedere rate che siano in linea con il reddito che viene percepito.

Inoltre, come stavamo dicendo poc’anzi, viene spesso richiesto a tutti lavoratori a tempo determinato la fideiussione di un garante, questo è opportuno, appunto, nel caso in cui la somma vada ad eccedere di un certo importo.

La domanda per il finanziamento può essere fatta andando in banca, alla finanziaria o anche tramite Posta. Basta presentare documenti quali la carta d’identità, il codice fiscale, l’ultima dichiarazione dei redditi o la busta paga e il contratto di lavoro.